E con queste sibilline, ma in un certo qual modo rassicuranti parole di Giovanni Marrozzini, l'avventura sibillina è ormai imminente.
Si parte giovedì mattina alle sette, muniti (io di certo!) di scarponi impermeabili, varie paia di calzini, guanti, sciarpa e cappello e almeno due maglioni da montagna. E sì, perché se il fotografo-nocchiero dice che il maltempo meteorologico produrrà buontempo per noi che ci apprestiamo a salire a oltre mille e passa metri (cime escluse: perché in quel caso di metri si arriverebbe pure a duemila e passa...), io però, da brava ex bambina giudiziosa, non voglio avere freddo né tantomeno beccarmi una polmonite.
Oltretutto vado a Castelluccio per svolgere un ruolo ben preciso (che sarà mai questa misteriosa attività di "facilitatrice di scrittura"?) e devo essere in forma, il più possibile.
Però ve lo confesso: non vedo l'ora che arrivi questo inedito fine settimana pasquale, sicura che al ritorno una parte di me non sarà più la stessa. Spero non nel senso fisico del termine: ci terrei a rimanere tutta intera, visto che i centimetri già non sono il mio forte!
A scanso di equivoci, in ogni caso, comincio già da adesso a ringraziare tutte le persone che conoscerò nei prossimi giorni e pure quelle che già conosco, e che sicuramente vedrò sotto una luce del tutto nuova.
Vi lascio con altre due foto di Castelluccio nella bella stagione, come la vidi ormai già quattro anni fa, del tutto inconsapevole di quel che sarebbe venuto dopo:
La sottoscritta in uno scatto del Bipede Paolo |
Che buoni quei formaggi! |
Indovinate un po' che cosa sto per aggiungere?
Ad maiora!! Ci vuole proprio!