Tra le scintille più piacevoli annovero innanzitutto la mia esperienza di acquarellista più che novellina avuta il penultimo giorno di Intanto 2013/14, la mostra collettiva di Fermo di cui sto diventando involontaria memoria storica.
Non potrò mai smettere di ringraziare gli organizzatori Patrizia Di Ruscio e Bibi Iacopini per l'opportunità che mi hanno dato: per una straniera dei luoghi e dell'arte in generale come me, conoscere tante persone di talento è davvero un enorme privilegio.
Da quest'anno, poi, la lista dei miei ringraziamenti si è ulteriormente allungata, grazie a Raffaele Ciccaleni, il maestro dell'acquerello che ho conosciuto (e ampiamente filmato) lo scorso anno, che mi ha conquistato per la sua bravura e simpatia.
C'è bisogno di gente così, lo dico molto sinceramente.
Questo post è dedicato a quelli che vogliono credere nel cambiamento e che lottano con tutte le forze e contro ogni ragionevolezza per ottenerlo.
Anche partendo male, con troppa acqua e troppo colore, come ho fatto io con il mio primissimo (e obiettivamente bruttino) acquerello.
Sotto, alcuni scatti (quasi tutte sono del Bipede Paolo: non quella sfocata dei pennelli, eh) della bella giornata e la galleria fotografica di commiato agli artisti di Intanto 2013/2014. Speriamo di rivederci ancora.
E in ogni caso, ad maiora.
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