Quel che avevo da dire, in fondo, l'ho detto già nel libro e negli scatti e qualche parola che continuo giorno per giorno a dedicare a Bice e Nino.
Sì: ai bambini ho rivelato anche i loro nomi, a differenza di quanto faccio in genere quando parlo con gli adulti, potenziali acquirenti che tento di blandire con qualche sciocco trucchetto da piazzista... Con loro, invece, volevo essere fino in fondo aperta e disponibile, un comportamento che dovremmo sempre adottare con personcine così speciali.
E ho fatto proprio bene. Guardate gli scatti sotto:
Sono rimasta più di qualche minuto ad aggirarmi tra i mini-tavoli dove i bambini lavoravano ai loro ritratti, soffermandomi a osservare con quale concentrazione li colorassero.
E' stata, per me, la parte più bella dell'incontro, sia perché ho potuto finalmente rilassarmi sia per la piacevolezza di essere stata finalmente a contatto con l'essenza stessa della vita.
Dal mio personalissimo punto di vista di non-madre, i bambini e gli animali sono quanto di più miracoloso ci sia al mondo.
Non mi resta perciò che ringraziare ancora una volta la Biblioteca di Fermo e in particolare la bravissima Raffaella Ramini, una forza della natura molto più felina di quanto lei stessa possa credere.
Soprattutto, grazie ai piccini, con e senza coda. Per quello che sanno darci, spesso senza pretendere se non giusto un po' d'amore. E di crocchette di alta gamma.
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