Il primo: l'alta e snella figura rivestita da tute che le calzano a pennello; il secondo: la scia di profumo di caffè che si espande dalla sua borsa, abbandonata sui materassi sotto la spalliera che di solito usiamo per i dorsali.
Bene: è da ieri che ci penso. A Lucia e al suo profumo di caffè dedico le mie parole di commiato alla mostra collettiva fermana, che chiude oggi pomeriggio (chi non fosse andato, fa ancora in tempo entro le venti di stasera). Approfitto di lei (come se non l'avessi già abbastanza esposta...) anche per un'altra, personalissima, ragione.
Donna dal profumo di caffè è una canzone di Snob, l'ultimo album di Paolo Conte, che giusto oggi, in tempo con l'arrivo dei Re Magi alla grotta di Gesù, compie 79 inverni.
Un bel giorno per nascere, pieno di attese e di speranze per l'anno appena nato.
A lui mille di questi giorni, a Lucia, come sempre, grazie, e a voi che passate di qua?
Ad maiora, naturalmente. Buon anno, amici.
Lucia Brandoni, la signora degli acquerelli |
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