Grazie anzi al ragazzo che mi ha aiutato ad arrotolarlo e a legarlo come un'enorme pergamena: purtroppo non ricordo il suo nome, ma so che è uno che di solito si arrampica sugli alberi e non usa le scale (me l'ha detto mentre si arrampicava su quella gentilmente prestataci dalla pizzeria di piazzale Azzolino, stra-nota tra i fermani) e già solo per questo motivo mi ha fatto simpatia.
Grazie anche a Paolo Bazzani, l'artista che ha sottratto preziosi minuti all'allestimento del suo spazio per issare la mia foto gigante sulla serranda della ex merceria.
A proposito di quest'ultima, ricordo di averla frequentata in più di un'occasione per i miei rari (e maldestri) lavori di sartoria. C'era una bella atmosfera e chissà che un po' del calore che vi avevo avvertito non abbia portato fortuna alla composizione che ho pensato apposta per questa occasione.
In generale, chissà che i tanti negozi chiusi del centro storico e i troppi palazzi semi deserti non abbiano voluto proteggere protagonisti e visitatori della prima edizione della riuscita kermesse proprio perché grati di aver riportato un po' di vita nelle loro metaforiche vene.
Da parte mia, saluto tutti i partecipanti di #FERMOATTIVO con queste parole e con il breve video che troverete sotto:
Auguriamoci di conservare il più a lungo possibile il piacevole ricordo di queste giornate: che possa durare fino alla prossima occasione d'incontro.
Un giorno non troppo lontano...
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