Bel tempo, molta gente, una vera e propria liberazione, insomma.
Sono stata felicissima di rivedere, per puro caso, due persone cui sono molto legata e, incredibile caso, di incontrare mio cugino e la sua fidanzata in un bar in cui ho passato diversi momenti importanti durante questi anni marchigiani.
Oltretutto, la stampa del mio manifesto (una composizione fotografica di tre diverse immagini) è venuta molto bene. Quindi, sì, sono soddisfatta.
E adesso può anche piovere e marcire tutto!
Le probabilità che accada davvero, ahimè, non sono poche: oggi è il primo giorno caldo dopo un inizio di primavera molto promettente troppo presto smentito.
Se dovesse accadere, beh, pazienza. Troppi doni tutti insieme mi farebbero male, visti i tempi.
E insomma: vi lascio con la foto della tripla foto (che non è mai una buona idea, come mi ha insegnato la mia amica grafica Maria Loreta. Ma io sono testarda, si sa) e con il testo, estratto e rielaborato da un post che ho scritto per Madamatap qualche giorno fa, senza il quale la gigantografia non avrebbe molto senso (almeno secondo me. Poi, naturalmente, chi l'ha vista dal vivo potrebbe anche avere un'altra opinione):
E questo è il testo che l'accompagna:
La città ideale
Sogno il giorno in cui i miei nipoti, ormai adulti, torneranno per caso a
Fermo dalla Germania, o da chissà quale altro affascinante paese, e si
ricorderanno di quando, nelle loro splendide estati di bambini, vi avevano
venduto i giochi da bebè, felici dei guadagni realizzati e della festosa
atmosfera che li circondava.
Passeranno di qui in una pungente giornata invernale, una delle tante che
raffredda non poco anche questa città del centro Italia, ma la riconosceranno
ugualmente perché la troveranno piena di gente, che passeggia circondata dal
verde, occhieggiando negozi colorati ed eleganti.
Il mio è un sogno di giovinezza, fuggevole, lo so, come quella vera.
Però è l’unico sperabile, per quelli per che a Fermo verranno a vivere.
Un giorno lontano.
Se il meteo ci farà la grazia e se vi va di venire a Fermo, vi aspettano, oltre al mio cartaceo (e volatile) manifesto, un sacco di artisti ospitati in vari cortili (alcuni davvero bellissimi) del centro storico.
Ne vale davvero la pena, ve l'assicuro, anche solo per il piacere di andarsene alla scoperta di luoghi mai visti.
Che altro dire?
Fatelo voi al posto mio!
Io lo dico mentalmente, sottovoce.
Ma si può fare?
Chissà...
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