lunedì 4 giugno 2012

Ennio Brilli, fotoreporter con il cuore tra gli ultimi

Ho fotografato più volte Ennio Brilli mentre allestiva silenziosamente il suo stand a "Intanto", senza scambiarci direttamente neanche una parola. Ero intimorita dal suo atteggiamento composto e concentrato e non volevo assolutamente disturbarlo. Durante il lungo mese trascorso nel freddo-umido ex mercato coperto ho poi avuto modo di soffermarmi con tutta calma sulle fotografie appese lungo le pareti del suo spazio e sul tavolo ricavato da una sorta di abbeveratoio.
E in effetti, chi abbia incrociato i propri occhi con quelli dei bambini etiopi che hanno partecipato al laboratorio di teatro promosso dalla Comunità volontari per il mondo (CVM), dai Teatri del Mondo di Porto Sant'Elpidio e dal Teatro Verde di Roma, si è letteralmente rigenerato sorbendo un metaforico nettare fatto di energia, vitalità e freschezza. Gli scatti rappresentano infatti vari momenti delle prove dello spettacolo intitolato "Hansel, Gretel e altre storie", messo in scena dai ragazzini del Paese africano, sollecitati a usare la creatività per sottrarsi a esistenze altrimenti molto difficili. 
I giovani attori, in maggioranza orfani e poverissimi, vivono per strada, con tutto ciò che ne consegue in termini di umiliazioni fisiche e psicologiche, dalle quali, molto probabilmente, si saranno sentiti affrancati proprio durante le ore trascorse a provare e riprovare le loro parti. 
C'è il rischio, certo, che i benefici di quelle magnifiche giornate si perdano una volta spente le luci del palcoscenico ed è - presumo - anche per tenere desta la speranza dei piccoli protagonisti e insieme per scuotere noi occidentali dalla nostra abituale smemoratezza nei confronti del resto del mondo che Ennio Brilli ha scattato le sue intense fotografie esposte lo scorso inverno. 
Oltre alle immagini, il fotografo ha girato anche un documentario che sta finendo di montare proprio in questo periodo, dal momento che la sua presentazione ufficiale è prevista per la serata inaugurale del Festival internazionale del teatro ragazzi, un importante appuntamento promosso da molti anni dai Teatri del mondo di Porto Sant'Elpidio. 
Su Youtube è possibile guardarne un'anteprima, ma di seguito copio e incollo le parole pronunciate direttamente da Brilli sul contenuto del suo lavoro:


"Il video racconta storie vere di persone vere che in qualche modo si intrecciano con il tema del laboratorio, che è una libera interpretazione "africana" della favola di Hansel e Gretel dei fratelli Grimm. Racconterò due storie di due bar workers, cameriere e prostitute in un bar, 15 e 18 anni. Poi le storie di un ragazzo di 12 anni, orfano di entrambi i genitori che vive con la nonna, e di una ragazza, 18 anni, orfana anche lei e sieropositiva dalla nascita".


Gli ultimi due ragazzi - prosegue il fotografo - hanno partecipato al laboratorio. Nel suo documentario compariranno anche un ex ragazzo di strada che ora è diventato infermiere nell'ospedale locale e di una ragazza, prima sulla strada, ora divenuta la responsabile dell'associazione di ragazzi orfani che ha dato vita al laboratorio teatrale.
Quasi tutti hanno recitato nella piéce, esprimendosi direttamente nella loro lingua, l'amharico. Una scelta faticosa per i non-locali (gli stranieri venuti dall'Italia!) che avrà reso di sicuro ancora più unico tutto il progetto.
Ed eccovi, infine, gli scatti rubati a Ennio Brilli nei giorni dell'allestimento a Fermo:



Ennio Brilli con Renè Santiloni, di spalle






Ed eccovi un suo autoritratto:


Una volta ultimato il lavoro sui ragazzi etiopi (ai quali auguro veramente di cuore il miglior futuro possibile), e forse dopo un periodo di (meritato) riposo, in settembre Ennio volerà in Brasile per documentare e valorizzare altre storie di giovani vite di strada e non solo.
Prima del documentario di metà luglio e della nuova avventura sudamericana, sarà però possibile conoscere il fotografo fermano e il suo lavoro durante le Giornate di fotografia, previste dal 22 al 24 giugno a Morro d'Alba (An), a pochi chilometri da Senigallia.
In particolare, Brilli sarà presente il 24, a partire dalle 10, alla tavola rotonda finale sulla fotografia nelle Marche, ma soprattutto, se ne potranno ammirare gli scatti nella mostra intitolata "Hulachenem. La strada verso la speranza", realizzati qui e là in Africa, nei luoghi in cui opera il Cvm.
Questo è quanto, almeno per il momento.
Spero però di avere altre occasioni per riparlarne... e per parlare direttamente con lui (a differenza dello scorso inverno!), per farmi raccontare dalla sua viva voce più dettagli possibili sul suo affascinante mestiere.
Alla prossima!

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