Giusto agli sgoccioli della nostra estate indiana, ho deciso di staccare il lembo inferiore della zanzariera del soggiorno, per accedere all'anta destra della finestra esterna e riagganciarla alla sinistra prima che il vento cominciasse a sbatacchiarla qui e là. Abitando all'ultimo piano di un palazzo esposto ai quattro punti cardinali, a pochi metri dalla sommità più alta di tutta Fermo, il vento è un nostro abituale compagno, pericoloso solo nei giorni di tregenda come oggi. D'estate, invece, la brezza è particolarmente gradita anche ai nostri coinquilini a quattro zampe, con una predilezione più spiccata da parte della gatta Bice, sempre molto tentata dai tetti sui quali le impediamo di scorrazzare (non prendeteci per secondini cattivi, è proprio che sarebbe troppo rischioso per una ex campagnola come lei).
E insomma: non l'avessi mai fatto.
La novità è stata molto apprezzata, quasi quanto lo stendino-palestrina che ancora staziona per il corridoio (che cosa non si fa per amore).
Eccovene un breve resoconto:
Anche questi scatti non fanno parte di
Che gatti, o almeno così credo... sarà il caso, piuttosto, di rifare giusto un po' di pressing alla curatrice del progetto grafico?
Mi sa proprio di sì. Procedo.
Maria Loreta, Bice e Nino "aspettano a te"!!
La curiosità è gatta, altrochè femmina!
RispondiEliminaNella penultima foto, Nino ti guarda interlocutorio...chissà se voleva chiederti "e a me quando tocca giocare con la zanzariera?" ^_^
hai interpretato alla perfezione la psicologia di Nino. Però non lasciarti ingannare dallo sguardo corrucciato: non appena può, il maschio afferma la sua natura cacciandola da tutti i posti in cui la femmina sceglie di andare a dormire!
EliminaAh, questi maschi dominatori... ;-)
grazie della visita e del commento
saluta Nerino e Camillone ^ ^