Gli scatti che vedrete sotto sono stati rubati in un giardino abbandonato di Montecosaro, un piccolo, silenzioso borgo del Maceratese che ho visitato un paio di settimane fa.
Non sono di certo i primi scatti che faccio ai gatti, ma prima di parlarvi di Bice e Nino, i protagonisti del progetto formato-mini (si fa per dire: ho radunato le foto già fatte. Sono già così una MAREA!), mi premeva ospitare sul blog anche gli altri felini, quelli che incontro abitualmente nelle escursioni nella bella provincia marchigiana.
Di gatti, in effetti, è proprio pieno il mondo.
Il duo di immagini sull'albero fiorito a me per esempio fa pensare al Giappone. Voi che ne dite? Eccolo qui:
Sottoporrò questi scatti al gruppo che ha partecipato al workshop di Daniele Cinciripini. Idem farò con quelle sotto allegate, delle quali sono particolarmente orgogliosa:
Vi siete chiesti perché ne sia orgogliosa? Perché, conoscendo bene il comportamento felino, sapevo che cosa significava lo sguardo attento del primo scatto, prodromo dell'attacco immortalato subito sotto... con un tempo evidentemente troppo lungo! E del resto, non c'era troppa luce: se avessi accorciato i centesimi di secondo, sarebbe venuta scurissima.
In realtà, sto mettendo le mani avanti prima di ricevere le critiche di fotografi più esperti di me.
Però sono sempre più convinta che l'esercizio sia fondamentale per dominare meglio la tecnica a beneficio dei nostri propositi. O no?
Buoni scatti, amici.
l'eleganza dei gatti rivelata dalle istantanee
RispondiEliminaelegantissimi, già!
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