... Faccio la fotografa al mercato coperto di Fermo, un luogo in cui sono entrata la prima volta, in analoga occasione, lo scorso anno. Soltanto che, l'anno scorso, non conoscevo l'anima di questa manifestazione chiamata "Intanto" non a caso. La struttura un tempo deputata al commercio al minuto di frutta, verdura, carne (di quest'ultima c'è traccia nella stanza-frigorifero ancora visibile e in un calendario dedicato al "Pollo Piceno" del 2006) oggi è vuota e in via di trasformazione.
Da quel che ho capito, avrebbero dovuto abbatterla per farci dei parcheggi in più; invece qualcuno si è opposto e a tutt'oggi l'enorme stanzone è rimasto vuoto. Fino all'anno scorso, quando "il sindaco di piazza" e altre poche forze (leggi: la fondamentale signora in rosso Patrizia Di Ruscio) ha avuto un'idea: "intanto" che l'amministrazione comunale o chi per essa non avesse preso una decisione sul destino dello spazio, perché non organizzarvi dentro la prima collettiva di artisti & affini fermani giusto nel periodo natalizio? Detto fatto (E come no: ora che ci sono dentro, capisco che massacro dev'essere stato allestire tutto per tempo...).
Ricordo il gelo che ho provato nella mezz'oretta in cui me ne sono rimasta impalata a guardare la performance di un'attrice il giorno dell'inaugurazione. Quest'anno, per ora, è ancora caldo, ma pare che giusto sabato, ossia all'apertura ufficiale, arriverà una bella perturbazione pre-vigilia.
Per farla breve, da oggi a sabato sarò impegnatissima a documentare il più possibile l'avvento della seconda edizione di "Intanto"... intanto, anch'io dovrò scegliere quali foto stampare e appendere nel pannello che mi è stato riservato... e che, temo, resterà vuoto fino all'ultimo minuto utile!
Del resto, volevo far parte delle mie "minime storie" da Fermo?
Non credo che avrei potuto avere migliore occasione.
Eccovi il mercato coperto, vuoto come il mio pannello:
E con le tracce della prima edizione della collettiva:
Bibi (il sindaco di piazza, per gli amici, s'intende) vorrebbe che questa fosse l'ultima edizione. L'ha dichiarato stamattina in conferenza stampa. L'intento, naturalmente provocatorio, era di spingere il Comune a dotare la città capoluogo di provincia (eh già: Fermo è provincia. Lo dico per i lettori non marchigiani) di uno spazio adeguato per mostre, collettive e personali. Di più: di un posto deputato all'arte, qualunque essa sia.
Un sogno troppo grande? Può essere. Sarà per questo motivo che mi piace un sacco.... Corro a fotografare!
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