venerdì 27 gennaio 2012

Il destino incerto dei gatti del duomo e la mia conoscenza di Teresa Curtarello Renzi

Stamattina ho finito di sistemare il portfolio, cambiando la disposizione di qualche foto, sostituendone due e sistemando qualche titolo e testo.
Non so ancora se l'ordine che gli ho dato io troverà l'ok di Silvano Bicocchi, ma qualcosa mi dice che arriverà. Mi resta giusto il dubbio sulla foto alternativa dei gatti della Casina delle Rose, decisamente meno solare della prima.
Del resto, aver appreso che i gestori, gentilissimi e schivi, che ho conosciuto pochi giorni fa, dovranno sloggiare al più presto, per via dei lavori di ristrutturazione dello stabile, ha scatenato in me la preoccupazione per il destino dei suoi piccoli occupanti. Che fine faranno? Chi se ne occuperà? Vedrò di saperne di più prossimamente, ma se davvero perderanno i loro protettori, bisognerà trovare una soluzione.
Oltretutto, sembra che l'hotel debba essere ampliato per far fronte alla carenza di posti letto nel centro storico. Un'esigenza che, francamente, non so quanto sia davvero sentita, visto che, di solito, i turisti considerano Fermo una tappa marchigiana da esaurire in giornata. Certo, è vero che la città ospita anche convegni, concerti, un prestigioso concorso di violino e che, spesso, chi vi partecipa non sa dove andare a dormire. Ma mi chiedo: non basterebbe rimettere a posto l'hotel così com'è ed eventualmente incentivare forme alternative di ospitalità, oggi molto più amate soprattutto dagli stranieri? Che senso ha un casermone alberghiero in un posto scelto proprio per la quiete che ispira?
Insomma, m'informerò e riferirò.
Passiamo invece alle foto finali, dedicate, come ho accennato nel precedente post, a Teresa Curtarello, la vedova di Renzo Renzi, una donna di grande simpatia e cultura. 
Teresa "La Vispa", come si è battezzata da sola, e come forse la chiamava il suo Renzo, trascorre le sue vacanze nell'alloggio posto di fronte e intorno alla mia cantina. La prima volta che ho aperto la porta d'accesso al seminterrato, non riuscivo a credere ai miei occhi. Scese le poche scalette, mi sono ritrovata in un corridoio buio, tappezzato, da una parte da un enorme poster di Marilyn Monroe, piazzato dietro a una macchina da cucire Singer, molto simile a quella di mia nonna; dall'altro lato, ho ammirato la tenda svolazzante dipinta che ornava un'altrettanto dipinta finestra. Sollevato lo sguardo, poi, mi sono persa dietro i vari cappelli di paglia appesi qui e là, forse per coprire crepe o altri obbrobri murari.
Accanto alla porta della mia cantina, infine, c'è disegnato un cespuglio di canne e poco distante un magnifico gatto tondeggiante. Naturalmente, ho subito chiesto ai miei proprietari chi fosse l'artefice di tanto estro creativo.
Da bravo fermano riservato, il padrone di casa mi ha solo detto che erano tutte opere di una signora che trascorre l'estate nell'alloggio collocato di fronte alla mia cantina. E stop.
Una spiegazione così laconica non poteva bastarmi. La fortuna mi è stata amica, almeno in questa occasione.
Diversi mesi dopo esserci trasferiti qui, ho conosciuto Mario Dondero e la sua compagna Laura Strappa. Grazie alla seconda, ho saputo tutto di Teresa Curtarello. E di Luigi Crocenzi, grande amico di Teresa e Renzo, colui che per prima aveva loro affittato il piccolo, affascinantissimo alloggio, in cui trascorrere le proprie vacanze estive. Dopo la morte di Renzo, Teresa ha continuato ugualmente a venire d'estate. Ed è stato così che la scorsa l'ho finalmente conosciuta. Non dimenticherò mai i due pomeriggi che ho trascorso con lei, a parlare di tutto, ma soprattutto dei suoi magnifici collage, fatti con carta antica. Lo scorso ottobre ho avuto anche occasione di vedere una sua mostra, dedicata ai ritratti realizzati sempre con questa tecnica. Sono magnifici, raffinati e ironici, come lei.
Teresa mi ha da poco spedito il dvd montato proprio in occasione della sua ultima esposizione, intitolato "Renzino e Teresina". In questo modo, ho potuto rivedere le sue fotografie da ragazza e quelle del suo amatissimo Renzo. Di qui la mia penultima Minima Storia.
Infine, Luigi Crocenzi. Ma ne parlerò nel prossimo post.
Qui voglio invece mostrarvi qualche altro scatto:





Nel ritaglio di giornale, potete vedere la caricatura che Federico Fellini, testimone di nozze di Renzo e Teresa, fece al primo. Nel dvd che mi ha regalato Teresa si vede più volte il grande regista e la caricatura originale, fatta su un fazzoletto.
Che altro aggiungere? 
Fermo è un posto strano e aggiungerei stratificato. 
Per quanto possibile, continuerò a raccontarlo.

2 commenti:

  1. Anch'io, Paolo. Non appena consegno il lavoro per il concorso, vado a informarmi meglio su tutta la vicenda.
    a presto, buone ore

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