giovedì 5 gennaio 2012

Da dove nasce Minime Storie

Mi sono sempre dimenticata di scriverlo, ma credo che adesso sia proprio arrivato il momento di spiegare le origini di questo spazio.
Innanzitutto, mi sono fatta suggestionare dal titolo di una canzone. Si tratta di "Storia minima" di Paolo Conte. Per chi mi conosce, è abbastanza normale che sia ricorsa al Maestro, che mi accompagna ormai da oltre 23 anni (accidenti!), per trovare un titolo degno al mio blog.
A onor del vero, però, devo aggiungere un altro tassello: da sempre amo i dettagli e le piccole storie, i micro-aneddoti. Questo mio modo di fare si ritrova nei testi che scrivo, nelle frasi che leggo e nelle persone che suscitano la mia curiosità. 
Amo le scoperte segrete, mi piace stupirmi davanti a una scritta su un muro, davanti a un cavallo che improvvisamente scopro pascolare davanti alle finestre di casa mia (giuro, è successo davvero: all'improvviso, poi, sono diventati due. E poi, un giorno, sono spariti, chissà perché). 
Da ragazzina ho raccolto un foglio scritto a penna contenente i dati anagrafici di una persona scomparsa. Molti anni dopo il tipo non aveva fatto ancora ritorno a casa, tanto che è finito a "Chi l'ha visto?".
Quando ho cominciato il viaggio nel mio quartiere, non immaginavo che cosa avrei trovato, ma ero certa che le storie più belle sarebbero nate dal caso. 
La prima foto è stata alle scarpe che vedete in alto, ogni volta che aprite il blog.
Me le ha segnalate Paolo il Bipede, andando a prendere la sua vespa. Sono rimaste lì per giorni, a inizio ottobre, proprio quando ero via. Se non ci fossero stati i suoi occhi, insomma, sarebbe mancato un fondamentale tassello per le storie che vanno via via dipanandosi da allora.
Saranno scarpe da sposa? E' probabile. Patrizia Di Ruscio, la vicepresidentenssa dell'associazione "Il Bianco", colonna portante della collettiva "INTANTO" ancora in corso all'ex mercato coperto, ne è convinta.
Sono troppo nuove, ha considerato Patrizia: danno l'idea di calzature indossate una sola volta e forse lasciate lì, in un ideale "shoes-crossing" a beneficio di altre spose.
Quelle scarpe sono state la mia prima "Minima Storia", adesso ospitata sul sito del Fotoclub che linko nella colonna a destra affianco ai post. Di seguito, con intervalli differenti, ne sono fiorite altre e altre ne arriveranno a partire dalla prossima settimana.
Confesso che mi mancano le mie esplorazioni fotografiche. Al contempo, so che, richiedendomi impegno assoluto, ho fatto bene a sospendere il mio lavoro in attesa di giorni più sgombri.
Oltretutto, proprio grazie a "INTANTO" ho conosciuto altri possibili protagonisti delle mie "Minime Storie", che finiscano o meno nel progetto "Itaca", non importa. 
E già, perché ho già capito che questo blog dovrà andare avanti anche una volta che avrò concluso il lavoro nato grazie a Giovanni Marrozzini. 
E' tempo (quasi...) che cammini con le mie gambe, la mia fotocamera e le mie idee, sulla vita, sul mondo e, perché no, anche sull'arte. Qualunque cosa voglia significare questa parola.
Eccovi le scarpe, nuovamente:

Un grazie, anzi due, ai Paoli della mia vita (domani il Maestro compie 75 anni: auguri e mille di questi giorni!). E a voi che passerete di qua a incoraggiarmi e a darmi altri spunti... Vi aspetto.

Nessun commento:

Posta un commento