martedì 24 aprile 2012

Antonio Bonassi e nonsenso "pop" del presente

Quando ho parlato ad Antonio Bonassi della mia intenzione di raccontare (anzi, di foto-raccontare!) la vita e le opere degli artisti che hanno preso parte a "Intanto", mi è sembrato di avere di fronte Giacomo Leopardi.
E già, perché Tony sembra cogliere, come il suo illustre conterraneo, tutto il nonsenso del vivere in un'epoca come l'attuale così apparentemente ostile all'arte, troppo presa com'è a parlare di spread e di altri spettri. Similmente ad altri artisti, però, anche Tony non può sfuggire al suo destino: che ne sia o meno consapevole, difficilmente potrà mai rinunciare a coltivare uno "spazio di libertà", ossia la sua idea dell'arte che il Nostro ha mutuato da Jean Paul Sartre. 
Ciò significa che, anche se non lo vorrà, continuerà comunque a sentire l'esigenza di creare e insieme di comunicare il frutto del proprio sentire.   
Se così non fosse, non avrebbe preso parte anche all'esposizione sul Ventennale della guerra in Bosnia con due quadri interessanti, in cui ha mescolato icone del nostro tempo come Gandhi e la coppia cinematografica Myrna Loy-William Powell accanto a volti fumettistici e grotteschi deformati dall'insano bisogno di farci la guerra, una volta ogni tanto. 
Un'analoga visione ironica della vita la si coglie anche nell'opera che ha portato all'ex mercato coperto nell'esposizione natalizia: il titolo, "Alice e Carmarillodrillo", fa pensare a una rilettura pop di una delle favole più famose di tutti i tempi. 
Ma magari ho scritto delle sciocchezze immani... Quindi mi taccio e lascio che a parlare siano, di seguito, il volto di Antonio accanto al quadro esposto a "Intanto", i due portati alla mostra chiusasi poco più di una settimana fa, e infine il pannello dell'allestimento di Natale (preceduto dal dettaglio delle rotondità posteriori femminili) con l'altro, più piccolo, in basso a destra, e la frase di Sartre, in basso a sinistra:   







Ad Antonio va il mio grazie e la mia appassionata esortazione a... NON MOLLARE!
Ai suoi amici che spingerà (forse!) a leggersi questo post, ricordo di cliccare sulle foto per ingrandirle.
A tutti gli altri, alla prossima!

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