mercoledì 2 maggio 2012

Bice, Nino e il no di Daniele al romanticismo!

Ed eccomi di nuovo qua, svuotata e (abbastanza) determinata a portare a termine il mio prossimo lavoro interamente autoprodotto (ma magari con qualche dritta in più su come si impagina!).
Proprio poco fa mi è arrivata la mia copia di "Minime storie" reimpaginata da me su Blurb e, come prevedevo, la resa dei colori non è sempre ottimale. In ogni caso, voglio ringraziare nuovamente Maddalena Blandino per le cartine e per la copertina.
Di seguito, invece, ripubblico la selezione delle foto dei nostri "padroni di casa" operata da Daniele Cinciripini sabato scorso, al secondo incontro del workshop sull'autoproduzione del libro fotografico, stavolta tenutosi nei locali della Fondazione Libero Bizzarri di San Benedetto del Tronto (mi sono dimenticata di scriverlo nello scorso post, perciò lo faccio adesso):
















Il senso della selezione operata da Daniele? Parlare dei gatti e del loro rapporto con la casa e (al limite) con noi.
Si tratta di una fondamentale indicazione di percorso possibile, peraltro non obbligatoria.
Daniele ci ha tenuto a precisare, infatti, che devo, dobbiamo un po' tutti, sentirci liberi di scattare come ci piace. Anche se... anche se le foto troppo romantiche non vanno bene!
E io, a dire il vero, sono d'accordo con lui, se con questo aggettivo si intende una visione troppo zuccherosa dei nostri gatti.
Sinceramente, non credo di essere portata per gli eccessi di smancerie, ma, essendo totalmente soggiogata da Bice e Nino, potrebbe anche darsi che le pratichi senza accorgermene!
Staremo a vedere.
Per il momento, come sempre, ad maiora!

4 commenti:

  1. la carta, però, è gradevole al tatto. certo la stampa è un mediatore fra il jpg e la carta. in questo internet è meglio

    RispondiElimina
  2. Però le foto, le belle foto intendo, stampate hanno un altro spessore.
    Il mio blurb-libro è orribile, Paolo... meglio così: vuol dire che ho ancora molto da imparare, il che è stimolante.
    buone ore e grazie del passaggio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. orribile non è vero. sei autocritica in eccesso. per me non esiste l'OTTIMO", ma il "MEDIO ACCETTABILE". ciao

      Elimina
    2. Il fatto è, caro Paolo, che non ho mai amato pensarmi come "media" o peggio mediocre... in questo sono molto snob!
      A parte le motivazioni psicotiche (più che psicologiche!), penso che sia importantissimo tendere all'ottimo. Dopodiché, se non è possibile per mancanza di talento o di mezzi, non importa. Quel che conta di più è averci messo tutto se stesso, possibilmente DIVERTENDOSI.
      Un abbraccio e grazie del tuo fondamentale sostegno

      ALESSANDRA

      Elimina