mercoledì 30 aprile 2014

#FERMOATTIVO, la rivincita del centro storico

Alla fine la pioggia è arrivata durante #FERMOATTIVO soltanto domenica pomeriggio (sto parlando dello scorso 27 aprile), ma è caduta così fine e soprattutto così dritta dal cielo che il mio manifesto è rimasto asciutto o quasi.
Grazie anzi al ragazzo che mi ha aiutato ad arrotolarlo e a legarlo come un'enorme pergamena: purtroppo non ricordo il suo nome, ma so che è uno che di solito si arrampica sugli alberi e non usa le scale (me l'ha detto mentre si arrampicava su quella gentilmente prestataci dalla pizzeria di piazzale Azzolino, stra-nota tra i fermani) e già solo per questo motivo mi ha fatto simpatia.

Grazie anche a Paolo Bazzani, l'artista che ha sottratto preziosi minuti all'allestimento del suo spazio per issare la mia foto gigante sulla serranda della ex merceria.
A proposito di quest'ultima, ricordo di averla frequentata in più di un'occasione per i miei rari (e maldestri) lavori di sartoria. C'era una bella atmosfera e chissà che un po' del calore che vi avevo avvertito non abbia portato fortuna alla composizione che ho pensato apposta per questa occasione.

In generale, chissà che i tanti negozi chiusi del centro storico e i troppi palazzi semi deserti non abbiano voluto proteggere protagonisti e visitatori della prima edizione della riuscita kermesse proprio perché grati di aver riportato un po' di vita nelle loro metaforiche vene.

Da parte mia, saluto tutti i partecipanti di #FERMOATTIVO con queste parole e con il breve video che troverete sotto:




Auguriamoci di conservare il più a lungo possibile il piacevole ricordo di queste giornate: che possa durare fino alla prossima occasione d'incontro.
Un giorno non troppo lontano...

venerdì 25 aprile 2014

#FERMOATTIVO, inizio con il botto... anche per me!

#FERMOATTIVO, la manifestazione collettiva primaverile degli artisti locali, è partita con il botto.
Bel tempo, molta gente, una vera e propria liberazione, insomma.
Sono stata felicissima di rivedere, per puro caso, due persone cui sono molto legata e, incredibile caso, di incontrare mio cugino e la sua fidanzata in un bar in cui ho passato diversi momenti importanti durante questi anni marchigiani.

Oltretutto, la stampa del mio manifesto (una composizione fotografica di tre diverse immagini) è venuta molto bene. Quindi, sì, sono soddisfatta.
E adesso può anche piovere e marcire tutto!

Le probabilità che accada davvero, ahimè, non sono poche: oggi è il primo giorno caldo dopo un inizio di primavera molto promettente troppo presto smentito.
Se dovesse accadere, beh, pazienza. Troppi doni tutti insieme mi farebbero male, visti i tempi.

E insomma: vi lascio con la foto della tripla foto (che non è mai una buona idea, come mi ha insegnato la mia amica grafica Maria Loreta. Ma io sono testarda, si sa) e con il testo, estratto e rielaborato da un post che ho scritto per Madamatap qualche giorno fa, senza il quale la gigantografia non avrebbe molto senso (almeno secondo me. Poi, naturalmente, chi l'ha vista dal vivo potrebbe anche avere un'altra opinione):



E questo è il testo che l'accompagna:


La città ideale

Sogno il giorno in cui i miei nipoti, ormai adulti, torneranno per caso a Fermo dalla Germania, o da chissà quale altro affascinante paese, e si ricorderanno di quando, nelle loro splendide estati di bambini, vi avevano venduto i giochi da bebè, felici dei guadagni realizzati e della festosa atmosfera che li circondava.

Passeranno di qui in una pungente giornata invernale, una delle tante che raffredda non poco anche questa città del centro Italia, ma la riconosceranno ugualmente perché la troveranno piena di gente, che passeggia circondata dal verde, occhieggiando negozi colorati ed eleganti.

Il mio è un sogno di giovinezza, fuggevole, lo so, come quella vera.

Però è l’unico sperabile, per quelli per che a Fermo verranno a vivere.

Un giorno lontano.


Se il meteo ci farà la grazia e se vi va di venire a Fermo, vi aspettano, oltre al mio cartaceo (e volatile) manifesto, un sacco di artisti ospitati in vari cortili (alcuni davvero bellissimi) del centro storico.
Ne vale davvero la pena, ve l'assicuro, anche solo per il piacere di andarsene alla scoperta di luoghi mai visti.

Che altro dire?
Fatelo voi al posto mio!
Io lo dico mentalmente, sottovoce.
Ma si può fare?
Chissà...

lunedì 14 aprile 2014

Il segreto del tempo e le coincidenze: grazie, vita!

Il segreto del tempo è anche ritrovarsi con Maria Loreta Pagnani a Senigallia, giusto a metà pomeriggio di un venerdì qualunque.
A dirla tutta, non si trattava di un normale ultimo (teorico) giorno lavorativo della settimana. Di venerdì del genere ne restano infatti solo tre, pari al numero di quelli che ci separano dalla chiusura della nostra mostra fotografica, ospitata fino al 2 maggio prossimo dal caffè Via Granda, in via Pisacane (numero civico 45).

Di coincidenze è piena la vita (non posso dilungarmi troppo, per dire, sul nome della strada in cui è collocato l'accogliente bar senigalliese...), ma vi assicuro che rivedere le mie foto (e naturalmente quelle di Maria Loreta) in un posto in cui avevamo pranzato e parlato di piani per il futuro proprio con la bravissima grafica di Arcevia e il mio bipede marito mi ha fatto un certo effetto.

Sembra quasi che lo spirito di quella bella giornata se ne fosse rimasto ad aleggiare nelle sale del caffè in cui oggi sono esposte le nostre venti scatole "d'autore", in attesa del giorno in cui ci saremmo ritrovati tutte e tre davanti al bancone, a bere il bicchiere che ci ha gentilmente offerto il titolare Attilio.

Che cos'altro posso aggiungere?
Forse solo un grazie dal profondo più profondo del mio cuore al medesimo Attilio, a Maria Loreta e al Bipede, per un sacco di cose.
Il segreto del tempo è anche sapere esprimere i propri sentimenti e sentirsi felice per esserci, su questa terra, nonostante tutto.

Eccovi qualche scatto volante (ma dal vivo è tutta un'altra cosa... andate a vederla, forza!):










Volendo, il bar è aperto già all'alba: se abitassi più vicina, mi piacerebbe assai prendermi un cappuccino nel silenzio della città che si sveglia. Anche le mie foto risulterebbero più belle (sulla bellezza di quelle di Mrs Pagnani non si discute), ne sono convinta ;-)
E voi?

giovedì 10 aprile 2014

Il segreto del tempo? Nutrire sempre un po' d'ansia!

Non ho ancora avuto l'occasione di tornare a Senigallia, quindi non so dirvi che effetto faccia la terza tappa de Il segreto del tempo, il racconto fotografico a due voci (o a quattro mani!) realizzato insieme da Maria Loreta Pagnani e la sottoscritta, fino al prossimo 2 maggio esposto alla Via Granda Caffè, in via Pisacane 45.

So soltanto che l'inaugurazione, lo scorso 5 aprile, è andata bene: ho visto le foto sulla pagina Facebook che la mia bravissima amica ha creato ad hoc per l'evento e soprattutto ho sentito l'entusiasmo nella sua voce, quando l'ho chiamata per sapere com'era andata.

Da quaggiù, ossia dalle Marche basse, aggiungo ancora il mio grazie, regalandovi questo scatto (anzi: questi scatti...) che ho appena scaricato sul pc:



Che roba è, vi starete (forse) chiedendo.
Una prova di sovrapposizione immagini... una delle tecniche che ho sperimentato all'alba delle mie prime fotografie, anni e anni fa!

A me piace, al netto delle pulci che potrebbero farmi i fotografi veri.
In ogni caso, il doppio clic mi ha ridato lo stimolo per la prossima avventura, come sempre giocosa, nella quale sto per cimentarmi.

Parlo di #FERMOATTIVO...
Sono già in ritardissimo, ovviamente, ma farò in tempo.
Il segreto del tempo è anche avere un po' d'ansia... una condizione che non mi manca mai.
E a voi?

Ad maiora, amici, e buon aprile.